Beni culturali

BC1 - I GROTTI

Fulcro del progetto è il comparto Grotti, che si presenta con una semplice complessità veramente eccezionale. Nell’intera zona sono presenti una sessantina di grotti, costituiti da costruzioni fuori terra semplici, a uno o due piani, in muratura con tetto in piode con delle cantine sotterranee molto complesse. Queste caverne nascondono un mondo a sé, caratterizzato da cunicoli, scale e costruzioni sottoroccia. 

Nei secoli scorsi questo comparto, oggi praticamente disabitato, brulicava di un andirivieni da far invidia al microcosmo delle formiche. I grotti rappresentavano infatti il frigorifero dei secoli scorsi: in questi luoghi, freschi in ogni periodo dell’anno grazie alla loro ubicazione, veniva conservato ogni genere di alimenti, dal formaggio, al vino, ai salumi, all’olio. 

Purtroppo in questo progetto, che si pensa poter considerare come una prima tappa, non è possibile immaginare di restaurare tutto il comparto Grotti, dato appunto che esso si compone di antiche costruzioni in uno stato precario; si vuole perciò concentrare le risorse nel restauro conservativo di un grotto, significativo sia dal punto di vista dell’ubicazione, sia dal punto di vista architettonico. In una futura fase si ipotizza il restauro di un gruppo di grotti, con l’ambizione, un domani, di veder rivivere tutto il comparto. Ci si potrebbe immaginare alcuni edifici adibiti a mostre tematiche riguardanti approfondimenti legati al paesaggio, magari un grotto trasformato in luogo di ristoro o che potrebbe fungere da aula scolastica per delle lezioni fuori sede legate al mondo rurale.

La Centrale è un antico edificio di produzione di elettricità. I moghegnesi hanno costituito nel 1914 la società "Acqua-Luce", che forniva energia elettrica al paese. L'acqua per far girare le turbine proveniva dal troppo pieno delle sorgenti del paese per mezzo di grossi tubi in ghisa.

I muri a secco sono manufatti preziosi che permettono di meglio comprendere lo svolgersi della vita contadina di un tempo. 

I muretti a secco avevano molteplici scopi: servivano da confine tra un appezzamento di terreno e l´altro, da muro di contenimento nelle zone ripide che venivano colonizzate grazie ai terrazzamenti o da veri e propri muri di protezione per il paese in caso di eventi estremi, come nel caso del “Ripár dal Rí Scortiòo”. 

Questo muro, assieme ad un altro esistente più a monte serviva in caso di piena del riale omonimo e dava una protezione alla parte alta del villaggio di Moghegno.

Le gra erano importanti costruzioni per la civilità contadina del passato. 

Queste semplici costruzioni permettevano l´essiccazione delle castagne, che in questo modo potevano venir conservate per lungo tempo scongiurandone il deperimento. 

Le castagne essiccate potevano poi venir macinate al mulino e la farina utilizzata per la produzione di pietanze tipiche della zona. Nella parte inferiore della gra veniva acceso il fuoco sull´arco di un periodo di tempo abbastanza lungo da permettere il mantenimento del calore necessario all´essiccazione delle castagne poste al piano superiore, su di un graticcio.

Nella zona dei mulini sorgono otto costruzioni adibite alla macina di mais e castagne.

Essi sono ubicati ognuno ad una quota superiore all’altro e venivano azionati dalle acque del Ri di Mulitt. 

Esistono ancora due mulini funzionanti: uno è di proprietà del Patriziato ed è stato restaurato qualche anno fa, l'altro è di proprietà privata e fino a una decina di anni fa veniva messo in funzione per macinare le castagne essicate alla gra.

Alcune cappelle presenti sul territorio sono già state restaurate in passato. 

Si vorrebbe ora completare l´opera, aggiungendo queste significative costruzioni. 

In passato le cappelle avevano una funzione religiosa ma non solo: servivano da «area» di sosta, lungo i sentieri, zona in cui fermarsi a riposare e dedicarsi un momento alla preghiera. 

Talvolta queste opere venivano costruite e dipinte in seguito ad eventi tragici o al contrario grazie ricevute e aiutavano la gente ad affrontare la dura esistenza nel mondo contadino dei secoli scorsi.

Nelle schede BC8 vengono descritti alcuni interventi puntuali su edifici localizzati nel nucleo di Moghegno. 

Il forno ad esempio, costruzione adibita alla cottura del pane; la sorgente che forniva l´acqua alle fontane del paese; la fontana monolitica di notevole pregio; la porta d´ingresso della C´a d la Cialèsta o l´illuminazione della Galéria. 

Questi interventi sono unici e comportano un piccolo investimento.